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DUE PAROLE CON PADRE GIOVANNI... - AVVENTO 2005 




Sabato 10 dicembre 2005


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Il Figlio dell'Uomo dovrà soffrire. (Mt 17,10-13)

      Il fatto è che ho capito, che tutto scorre, passa, tutte le nostre esperienze, gli incontri, la vita…persino l’amore. Possiamo riempire la nostra vita di mille cose, ma alla fine cosa ci rimane? Ricordi, qualcosa che è passato e non ritornerà. No! Non è così che siamo chiamati a vivere! La vita è troppo preziosa per ridursi a tempo vuoto da riempire ad ogni costo. Dobbiamo dare un senso alle cose che facciamo ( anche alle più piccole). Dobbiamo prendere in mano la nostra vita; cosa vogliamo essere, qual è il nostro sogno più grande? E’ il momento di puntare in alto e di realizzare pienamente noi stessi, è il momento di cercare consapevoli la nostra felicità. “Se non ritornerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli”.

                Non abbiamo bisogno di tante cose…la felicità è a portata di mano. Solo se sapremo ritornare come bambini, se impareremo di nuovo a vivere con meraviglia a stupirci di fronte a ciò che ci circonda. Poter vedere la bellezza e cogliere che grandiosa avventura è la vita. La felicità è a portata di mano!.....Tutto custodisce in sé un che di meraviglioso, di misterioso… ed è così che ci accorgiamo di far parte di qualcosa di più grande, così ci accorgiamo di essere vivi e cogliamo la bellezza di quest’avventura.

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