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Sabato 17 dicembre

...Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato il
Cristo.
(Mt 1,1-17)
I più spaesati in Avvento sono i giovani
superflui. Sono quei giovani che si accampano ogni sera alla
stessa ora nello stesso luogo per lunghe ore. Sono quei giovani che la
gente per bene preferisce non incontrare; e un genitore si augura – talora
s’illude – che i suoi figli non siano così. Son quei giovani ai quali puoi
chiedere di spingere la macchina se stenta ad avviarsi; ma quando
parcheggi nei loro paraggi ti affretti a staccare l’autoradio. Son quei
giovani che considerano il tempo come un presente da consumare; lo
riempiono di musica, di parole cordiali con il prete che passando talora
chiede, “come va?”. Ma le signore insegnano ai loro ragazzi a non
avvicinarsi troppo. Sono i giovani superflui: non fanno niente, non sono
attesi da nessuno. Un bel giorno, chi sa perché, il gruppo si scioglie,
non si vedono più e nessuno li rimpiange: sono i giovani superflui.
La giovinezza dunque non è
l'attesa, divorata d'impazienza
Del
futuro, quando s’entra finalmente nella vita: prendere decisioni, aver
cura della casa, mettere al mondo i figli. La giovinezza e’
paradossalmente la sublimazione dell’impazienza che diventa incapacita’
totale di saper aspettare, è un trattenersi nella condizione comoda e
insopportabile di essere superflui, perche’ al
domani è meglio non pensarci.
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