Un
giorno in cui avevi un po’ voglia d’altro hai inventato san Francesco, e
ne hai fatto il tuo giullare. Lascia che noi inventiamo qualcosa per
essere gente allegra che danza la propria vita con te. Per essere un buon
danzatore con te come con tutti, non occorre sapere dove la danza conduce.
Basta seguire, essere gioioso, essere leggero e soprattutto non essere
do.
Non
occorre chiederti spiegazioni sui passi che ti piace di segnare. Bisogna
essere come un prolungamento vivo e agile di Te. E ricevere da te la
trasmissione del ritmo che l’orchestra scandisce. Non bisogna voler
avanzare a tutti i costi, ma accettare di tornare indietro, di andare di
fianco. Bisogna saper fermarsi e saper scivolare invece di
camminare.
Ma non sarebbero che passi da stupidi se la musica non ne facesse
un’armonia… Ma noi dimentichiamo la musica del tuo Spirito e facciamo
della nostra vita un esercizio di ginnastica: dimentichiamo che fra le tue
braccia la vita è danza, che la tua Santa Volontà è di una inconcepibile
fantasia, e che non c’è monotonia e noia se non per le anime vecchie.
Tappezzeria. Nel ballo di gioia che è il tuo Amore.