Sabato 18 settembre 2010, dopo pochi mesi di malattia, il nostro caro Giulio Valcauda, per tutti "il Giulio di
Bagneri",
è tornato alla Casa del Padre, lasciando nel dolore la moglie Germana, i 5 figli (Claudio, Vanda, Italo, Daniele, Michele), i nipotini e tanti parenti e conoscenti,
che si sono stretti attorno a lui per l'ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Graglia
martedi' 21 settembre.
Lo ricordiamo con affetto e riconoscenza, e riproponiamo le parole con cui l'abbiamo salutato
alla fine della Messa di esequie, concelebrata, con il parroco di Graglia, da padre Luciano Acqudro,
parroco di Bagneri, e dal confratello padre Giovanni Gallo, assistente degli scout biellesi.
Giulio, un esempio di vita e di fede. Il ricordo degli amici.
Dice il Salmo 103: "Come l'erba sono i giorni dell'uomo, come il fiore del campo egli fiorisce; l'investe il vento e più non esiste"; Giulio Valcauda, per tutti "il Giulio di Bagneri", capiva bene queste parole, lui che era nato e cresciuto tra i prati della Valle Elvo, conosceva la fatica e la Provvidenza, la fatica del lavoro e la gioia dell'amicizia, il calore della famiglia con la moglie, i 5 figli, i nipotini e tanti parenti.
Anche negli ultimi mesi di malattia, colpiva per la serenità e la dignità di un uomo che sa di avere avuto molto ma anche che il ciclo della vita e della natura fa sperimentare esperienze di fatica e dolore, come lui ha provato fino all'aggravamento che sabato lo ha riconsegnato nelle mani del Padre.
A chi è passato a trovarlo, prima all'ospedale poi a casa, non ha mai fatto mancare un sorriso, la gioia dell'incontro, il ripercorrere insieme momenti e occasioni di amicizia e allegria; come sempre, con quel tratto di cordialità, di generosità nell'accogliere che lo contradddistingueva e lo aveva negli anni reso amico di tanti, tra conoscenti e compaesani, a Bagneri (con gli scout, i volontari degli Amici di Bagneri, visitatori e partecipanti alle varie manifestazioni) e in tutto il biellese dove veniva chiamato a preparare la sua apprezzatissima polenta concia.
Aveva anche una capacità particolare di accogliere e dialogare con i ragazzi e i giovani, senz'altro mancherà agli scout, a chi passava da Bagneri per un campeggio estivo o un fine settimana, e lo incontrava sempre pronto a raccontare le sue esperienze e la sua vita di montanaro. Un montanaro, poi, sempre legato attivamente alla sua comunità e alla sua piccola parrocchia sui monti, a fianco di padre Bonelli poi di padre Luciano e padre Giovanni.
Ora non lo dimenticheremo, per il ricordo personale che abbiamo di lui; ci resterà anche la testimonianza raccolta dall'Ecomuseo che lo aveva videointervistato, alcuni annni fa, tra gli "abitanti" che hanno raccontato la Valle Elvo.
A Bagneri, dopo l'Oreste e l'Alfredo scomparsi in questi ultimi mesi,
mancherà tanto il Giulio; e chi resta o vi sale per tenere vivo questo borgo,
continuerà a ricordarlo e seguire il suo esempio.
Gli Amici di Bagneri
Nella pagina "Dicono di noi-Rassegna Stampa", trovate diversi articoli, usciti sui giornali locali, con testimonianze e ricordi sul caro Giulio.
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