Per il CAI, Bagneri non è certo una località sconosciuta, infatti da circa 20 anni lo stabile che un tempo ospitava la scuola elementare è utilizzato come “baita” per le attività sociali della sezione biellese del club e dal gruppo dell’alpinismo giovanile.
Domenica 2 dicembre 2012, però, un gruppo di soci, guidati dalla Presidente della Sezione di Biella, Daniela Tomati, ha voluto dedicare la mattinata a conoscere meglio la piccola frazione del comune di Muzzano, dove sono stati accolti dai volontari dell’Associazione Amici di Bagneri, da padre Giovanni Gallo per la parrocchia e da un gruppo di scout. Dopo un momento di benvenuto e di introduzione presso la chiesa parrocchiale, il gruppo del CAI si è diviso in gruppetti che, accompagnati dagli scout, hanno visitato diversi luoghi di Bagneri, ciascuno caratterizzato da aspetti e spunti di visita che invitano a ritornare. Presso la chiesa e il piccolo cimitero, rivive la storia di una comunità di allevatori che nell’800 contava 300 anime, isolate dai paesi vicini raggiungibili solo per sentieri pedonali: la presenza di un parroco assicurava allora sia una guida spirituale che un punto di riferimento sociale, come testimonia l’inizio della scuola (dal 1853 il parroco diventa maestro) e la costruzione delle mulattiere promossa dai residenti con il sostegno del parroco.
Con lo spopolamento della montagna,
la casa parrocchiale ormai disabitata e diverse costruzioni fatiscenti sono state risistemate
con l’impegno degli scout e dei volontari degli Amici di Bagneri, per divenire luogo di accoglienza
di numerosi gruppi giovanili, di iniziative di socializzazione, di promozione della tutela ambientale
e di riscoperta della manualità. La cellula dell’Ecomuseo, con la vecchia falegnameria,
la graa per essiccare le castagne, la sala dedicata ai ricordi della scuola elementare,
è un’occasione per valorizzare e tenere vive le tradizioni della civiltà montanara.
Tra queste, uno dei momenti più importanti dell’anno sarebbe la battitura delle castagne
essicate a novembre nella graa, un evento che riunisce, da diversi anni, abitanti del luogo,
che ripetono gesti sapienti tramandati da generazioni, insieme a volontari, giovani e visitatori;
purtroppo però quest’anno la battitura non ci sarà, in quanto il raccolto della castagne
è stato insufficiente per poter mettere in funzione la graa, causa l’estate calda e asciutta e
l’effetto del cinipide che ha danneggiato molti castagni.
I soci CAI hanno anche visitato la Madonna del Piumin e la “casa di preghiera”, una vecchia cascina riadattata con semplicità per favorire momenti di silenzio e preghiera, nel contesto della bellezza della natura circostante; oltre alla statua della Madonna ideata da Francesco Barbera “Sandrun” e portata a Bagneri dall’associazione del Piumin, nel borgo sono esposte diverse altre opere in bronzo sempre del Sandrun.
Per chi desidera scoprire Bagneri, tutte le domeniche l’accoglienza è assicurata dai volontari degli Amici di Bagneri e al pomeriggio alle 15 viene celebrata la messa nella bella chiesetta.
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