UNA DOMENICA DI AGOSTO, COME TUTTE LE ALTRE, A BAGNERI
Siamo ormai alla fine di agosto, a Bagneri arriva oggi l촩mo dei gruppi di scout e parrocchiali che hanno scelto Bagneri per una settimana di campeggio; in questo caso, sono il Lupetti del Branco Წata Nuova䥬 Cossato 4, che salendo a Bagneri devono quasi fermarsi, la strada 蠯ccupata dal gregge di caprette del Pierenrico e del Vildo, che le tengono a bada tramite Orso e gli altri cani da pastore.
Prima della messa, nella bella chiesetta parrocchiale (oggi fa caldo anche dentro젍 Maurizio ex presidente dell㳯ciazione Amici di Bagneri racconta qualcosa su Bagneri, dicendo del Vescovo Losana che voleva preti che fossero anche maestri, di don Canale vissuto a Bagneri 61 anni e che tanto ha fatto per costruire questa piccola comunitࠤi montanari, di padre Bonelli che 50 anni fa ha iniziato a portare gli scout a Bagneri (Maurizio allora era un ragazzo鬠 degli scout e poi dei volontari che da 40 anni, con padre Luciano (parroco dal 1983) portano avanti l�gno che ha consentito di far rivivere il borgo rendendolo accogliente e ricco di iniziative e proposte per grandi e piccoli튍
Tutti insieme si prega, l㯬ata borgata di montagna diventa un luogo collegato con tutti gli uomini del mondo, oggi non si possono dimenticare le vittime del terremoto e tra loro i 3 bambini lupetti/coccinelle coetanei dei fratellini e soerlline del branco che inizia oggi le VdB.
Dopo la messa, mentre i bambini iniziano la loro settimana di giochi e avventure, con i Vecchi Lupi che li guideranno nella jungla, i genitori (e con loro qualche escursionista arrivato a Bagneri) iniziano la visita guidata al borgo e all㯭useo, con tante cose da scoprire: la chiesa con campanile e cimitero, la Madonna del Piumin nella radura nel bosco e poi le altre sculture del Sandrun che arricchiscono la borgata, llo dell㯭useo con la vecchia falegnameria la graa per essiccare le castagne i ricordi della vecchia scuola la sala del castagno͊
Tanti ricordi e testimonianze del passato, ma ascoltando Laura (operatrice della Rete Museale Biellese) che accoglie i visitatori, ti accorgi che la tradizione 蠡ncora viva e la passione 蠱uella di trasmetterla alle generazioni di oggi, soprattutto ai ragazzi ai quali a Bagneri vengono proposte attivitࠥducative legate anche a esperienze di lavori manuali a contatto con la natura.
Qualcuno, guardando le case ben tenute e l curato e ricco di verdure, chiede se qui viva ancora qualcuno: la risposta 蠡ffermativa, accanto ai pochi abitanti storici, qualcuno ha scelto di andare a vivere a Bagneri, sobbarcandosi fatiche e scomoditଠper godere della bellezza e della tranquillit͊ che solo questo luogo sa dare.
Dei ragazzi (qualcuno 蠡rrivato in mountainbike) tirano fuori i panini per fare merenda, il volontario di turno offre il caff軠l'ambiente 蠦amiliare e amichevole, anche chi 蠱ui per la prima volta e si avvicina per riempire la borraccia si trova subito a suo agio, e si ferma volentieri a fare due chiacchiere all'ombra del telone sotto il quale poi i bambini mangeranno durante il loro campeggio.
Quando il sole comincia a calare, turisti ed escursionisti vanno via, magari scegliendo per la discesa a piedi verso Sordevolo o Graglia uno dei sentieri ripristinati dai volontari e indicati da chiare tabelle; qualcuno si sofferma a scattare qualche foto approfittando della luce pi⡤ente che esalta i colori del paesaggio montano.
Il piccolo spaccio 蠡perto, chi desidera puࡳsaggiare le tome e il burro prodotti da allevatori del luogo, c'蠡nche la possibilitࠤi trovare dei caprini freschi o stagionati, giusto per portarsi a casa un assaggio dei sapori tradizionali della valle.
Il Fiorenzo, con la fedele affezionata Birba, scende piano piano per tornare alla sua baita, come gli altri pochi abitanti che vivono nelle semplici case di pietra tramandate in famiglia da generazioni e generazioni.
A Bagneri si sente pi㯬o il fruscio della brezza serale, l⢡iare di qualche cane che ha aiutato a riportare le capre nella stalla, le voci gioiose dei bambini che iniziano la loro settimana di vacanze di branco (tra di loro, per qualcuno sarࠬa prima notte fuoricasa, ma sono piಥoccupati i genitori, per loro sar࠵na bellissima tappa nell涥ntura di diventare grandi). La campana della chiesa manda i suoi rintocchi, si accendono le luci che illuminano la facciata della chiesa rendendola visibile anche da Biella e dalla pianura. E㥲a, la domenica 蠦inita.
Che giornata 蠳tata? Cosa c⡠poi a Bagneri? Niente di speciale, forse. Oppure tutto quello che serve per riconciliarsi con la natura, con la gente che si incontra, con il proprio cuore tante volte sempre ⯰po di corsa͊e magari anche con Dio, al quale ti sei rivolto entrando un momento nella chiesetta ancora aperta, quando tutti sono gi࠵sciti; e nel silenzio ti 蠶enuta voglia di pregare un momento.
Tornerai? Chissଠa Bagneri la porta 蠳empre aperta, sta a te decidere.
Ti aspettiamo, se vuoi anche per darci una mano.
sito web a cura dell'Associazione onlus Amici di Bagneri Enrica Simone (© 2003-2016)