dopo la storia di Bagneri, ti invitiamo a visitare anche le pagine che parlano della civilta' montanara e della vita dei margari.
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le immagini di questa pagina sono tratte dalle raccolte Amici di Bagneri / Scout Biella
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vista sul borgo di Bagneri, sullo sfondo l'alta Valle Elvo BAGNERI: un po' di storia

Il piccolo borgo montano di Bagneri, che appartiene al territorio del comune di Muzzano (prov. di Biella), si è sviluppato sulla costa che divide il vallone del torrente Janca da quello principale dell'Elvo, nel punto più alto - attorno ai 900 metri di quota - dove si poteva vivere tutto l'anno. Sopra a Bagneri, si allargano i verdissimi  alpeggi delle Salvine , attraversati da ruscelli che si raccolgono nel Rio Bagneri che scende rapido verso la Janca.

Fin dal XIV secolo la localita' di Bagneri (un tempo chiamata Bagnere) era occupata dai pastori per tutto l'arco del'anno , cosa non comune, ma resa possibile per via di costruzioni in muratura (in lapidem) e non semplici tegge (ripari naturali adattati ad abitazioni provvisorie o stalle), come comprovato da documenti storici.

Nei secoli seguenti la popolazione della borgata, formata da famiglie numerose, crebbe progressivamente, ma fu interessata dall'immigrazione meno che tante altre localita' dell'alta Valle Elvo, che hanno visto migliaia di residenti cercare lavoro soprattutto in Francia, prevalentemente nel settore dell'edilizia e come selciatori. Nell'800, molti bagneresi sono scesi a lavorare nelle fabbriche della valle Elvo, ma sempre restando radicati nella loro borgata.

don Canale con alcuni abitanti di Bagneri (anni '30?)Nell'800, Bagneri (con la vicina regione delle Salvine) contava tra 300 e 400 abitanti. Per insistenza degli abitanti, nel 1837 venne istituita la Parrocchia di Bagneri , con un parroco finalmente residente (prima un cappellano saliva quando poteva), che per estensione e' una delle più vaste della Diocesi di Biella, in quanto si estende dai confini con Muzzano e Sordevolo fino alla vetta del Monbarone, comprendendo i boschi e le cascine di Bagneri e, più in alto, gli alpeggi delle Salvine.

Oggi gli abitanti sono poche decine, che in estate aumentano un po' per i margari che, con la transumanza ,  salgono in cascina con le mandrie nella bella stagione.

All'infuori di poche case raggruppate attorno alla chiesa, la frazione è formata da baite di montanari , che si dedicano esclusivamente all'allevamento del bestiame: la vita dei montanari, nella sua semplicita' e dignitosa poverta', attaccata al territorio e alle sue tradizioni, merita ancora di essere conosciuta e riscoperta.

una cartolina con il mulino della Janca (non esiste piu') Senza dimenticare che senza la loro presenza e il loro attaccamento al territorio con la cura costante dei boschi, dei corsi d'acqua, dei percorsi di spostamento, la montagna abbandonata a se' stessa porta a a danni anche gravi per i centri della bassa valle e della pianura, come dimostrato dalle sempre piu' frequenti disastrose alluvioni. Il maggior problema di oggi, per Bagneri, e' probabilmente quello delle frane, legato alle caratteristiche geologiche del territorio ma senz'altro favorito dalla scarsa cura che gli enti pubblici dimostrano di riservare a quegli interventi di ordinaria manutenzione e cura dei corsi d'acqua che possono prevenire danni naggiori in caso di forti precipitazioni (l'alluvione del 5 giugno 2002 ha prodotto danni amplificati dai problemi denunciati gia' da molti anni dagli abitanti di Bagneri!). Non e' un problema nuovo, se pensiamo ad esempio che il vecchio Mulino della Janca (riprodotto nella storica cartolina in b/n), che si trovava vicino all'attuale ponte sul torrente, dove inizia il tratto asfaltato che sale al borgo di Bagneri, fu distrutto dall'alluvione del 1921.

Lo sviluppo e la vita di Bagneri sono strettamente legati alla storia della loro Parrocchia e alla presenza dei Parroci, di cui parleremo alla pagina seguente.

Va detto infine che negli ultimi 30 anni, su impulso dei Parroci, prima padre Bonelli e poi padre Luciano, gli scout di Biella hanno dato vita a un flusso di presenza e di volontariato con l'intento di riscoprire la vita della montagna e dei suoi abitanti, facendo un po' di esperienza di lavoro e servizio accanto a loro, e di valorizzare l'ambiente, gli spazi e le strutture della parrocchia per le loro attivita'. L'ex casa parrocchiale e' ora utilizzata come base scout , sia dai gruppi locali che da altre province e regioni.

una manifestazione promossa dagli Amici di Bagneri Nel 1994 si e' costituita l'Associazione Amici di Bagneri "Enrica Simone" onlus, che opera insieme al Parroco e agli Scout cercando di coinvolgere gli abitanti, con l'obiettivo specifico di valorizzare il territorio di Bagneri, educare i ragazzi e ei giovani ai valori della civilta' contadina e montanara, utilizzare gli immobili della frazione evitandone il completo degrado e salvaguardare il territorio.

In collaborazione con l'Ecomuseo della Valle Elvo e Serra, e' in corso la realizzazione di una cellula dell'EcoMuseo del Territorio, dedicata alla civilta' montanara.

Su un altro fronte, la Comunita' di Giona ha realizzato la Casa di Spiritualita' "Enrica Simone", inaugurata nel 2000, anno del Giubileo, che vuole offrire uno spazio piu' appartato e dedicato al silenzio e alla preghiera, per giovani, famiglie, visitatori.



A Bagneri sono presenti anche altre realta', come il CAI-Club Alpino Italiano di Biella, che utilizza la ex scuola, e l'Associazione Amici del Piumin, che ha collocato la statua della "Madonna del Piumin".

Nelle prossime pagine del sito, proseguiremo con la visita al borgo di Bagneri, nei suoi vari aspetti, e ai dintorni.


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