in
altre pagine del sito, nella sezione COSA TROVO A BAGNERI, segnaliamo
in particolare il
borgo e le cascine nonche' la cellula dell' ecomuseo dedicato alla civita' montanara |
per la scoperta dell'ambiente circostante, nella sezione COSA FARE A BAGNERI potrete scoprire le proproste per incontrare gli abitanti e fare belle passeggiate ed escursioni nei dintorni |
le immagini di questa pagina sono tratte dalle raccolte Amici di Bagneri / Scout Biella; la foto di apertura e' di G. Bini (serie cartoline su Bagneri), quelle in b/n appartengono alla serie Noviziato 83/84 |
chi posso
incontrare....
gli ABITANTI DI BAGNERI, e scoprire
la VITA DEI MONTANARI
Gli abitanti di oggi di Bagneri
rappresentano i discendenti, gli ultimi esponenti di una tradizione
secolare di montanari che hanno rappresentato l'ossatura della vita
nelle nostre vallate.
L'incontro con il loro stile di vita e con le loro tradizioni ci mette
in contatto con esperienze ancestrali e con una cultura
che si è tramandata di padre in figlio per generazioni e
generazioni , formatasi lentamente in quella situazione
di relativo isolamento che è tipica delle popolazioni
alpine, ancor più che del biellese in genere.
Intanto occorre distinguere tra "EL MARGHE'" (il MARGARO)
e "EL PASTOR" (il PASTORE): mentre il PASTORE di capre e pecore conduce
una vita prevalentemente nomade, spostandosi con le sue greggi tra un
pascolo e l'altro ("su terre non sue"), il MARGARO (che rappresenta il
prototipo dell'abitante di Bagneri) è
allevatore di vacche, ma anche contadino, boscaiolo, muratore, fabbro e
falegname, ecc.
Le sue abilità si sono sviluppate nei secoli
, e traggono origini dalle popolazioni più antiche
insediatesi sui nostri monti (Liguri, Celti, Vittimuli, Salassi,
Romani…) di cui hanno scoperto la bellezza e saputo
"addomesticare" nel tempo con un tenace LAVORO DI
PIONIERI . La natura non è infatti clemente,
ma è stata sempre affrontata con impegno e la costanza
capace di ricostruire dopo ogni colpo inferto dall'alluvione, dalla
grandine, dal gelo, ecc.
Alle quote medie , attorno alle antiche
cascine si è sviluppata un po' di agricoltura
, con l'orto e il campo dedicato alla semina: miglio, panico, saggina,
grano, il prato dedicato alle bestie da addomesticare ed allevare,
qualche albero da frutto. Ricordiamo che la posizione del borgo di
Bagneri
è proprio al limitare della zona dove il clima consente un
insediamento annuale,
con campi che riescono (riuscivano) a dare i propri frutti utili.
Più in alto , dove solo l'erba
dei pascoli poteva dare sostentamento, i margari hanno costruito i loro
alpeggi estivi (sopra Bagneri, le
bellissime Salvine), dove si recano stagionalmente con il rito
millenario della TRANSUMANZA
, che vede il malgaro salire all'alpeggio con il bestiame e tutto quel
poco occorrente per vivere nella stagione estiva negli spartani ripari
delle "casere" d'alpeggio.
...protagonisti della vita delle nostre
valli
Dal punto di vista giuridico e sociale, osserviamo che mentre le
cascine e i campi della valle sono praticamente tutti di
proprietà delle famiglie che vi abitano, gli
alpeggi della montagna sono da sempre - e rimangono
tuttora - prevalentemente beni della
Comunità (i "comuni" di allora), assegnati
ogni certo numero di
anni (nella nostra zona ogni 7 o 9) con appositi bandi di incanto, al
miglior offerente (anche se oggi i pretendenti sono sempre meno!).
Il borgo e le cascine di Bagneri, a differenza degli alpeggi
posti alle quote piu' alte rispetto alle zone abitate in
permanenza, sono invece di proprietà degli
abitanti stessi , e questa e' una delle motivazioni del
fatto che questo territorio ha conservato nel tempo le sue
caratteristiche, passando di generazione in generazione tra
persone profondamente attaccate alla propria terra, che l'hanno sempre
curata e migliorata, plasmando il terrirorio con il loro
paziente e faticoco lavoro.
I mezzi di trasporto che consentivano di
collegare tra loro cascine e alpeggi, ed entrambe con i paesi a valle
dove si tenevano i mercati, erano rappresentati dalle GAMBE
e dal MULO. Su per gli alpeggi i carri
non si sono mai potuti avventurare, e il mezzo più
affidabile è sempre stato l'UOMO, con il fardello sulla
schiena, con il suo MULO dal basto sovraccarico. E quante volte le
donne hanno percorso il tragitto tra la cascina e il mercato con la
loro capace GERLA di legno sulla schiena,
per scambiare le TOME e il BURRO con il necessario di acquistare alla
bottega&
Soprattutto tra l'800 e il 900 è stata realizzata una fitta
rete di MULATTIERE selciate di pietra,
che consentivano collegamenti migliori tra i paesi della valle, le
frazioni più alte, le cascine e gli alpeggi. Le mulattiere
consentivano anche di raggiungere piu' agevolmente, a piedi, le
fabbriche del fondovalle (quelle di Sordevolo, da Bagneri), dove
qualche componente della famiglia lavorava per
integrare il reddito della campagna con quello della fabbrica. Oggi,
molti collegamenti pedonali sono in condizioni disastrose, o sono stati
coperti dalle piste per i trattori (qualche volta asfaltate) che
salgono verso le quote più alte, peraltro necessari per le
esigenze di coloro che vivono ancora nelle cascine.
Avvicinandovi a Bagneri, vi invitiamo a percorrere
qualche tratto di mulattiera , e ad apprezzare il lavoro
paziente e attento delle mani che hanno posto con cura tutte le pietre,
incastrandole a formare un'opera che sfida secoli di usura.
Ma vediamo meglio qualche altro aspetto della vita dei montanari e del
loro lavoro....
sito web a cura dell'Associazione onlus Amici di Bagneri Enrica Simone