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sul castagno
a Bagneri pubblicato
da Il Biellese del 24/10/2008 |
Nei secoli scorsi, la coltura del castagno rappresentava una risorsa fondamentale per la gente delle nostre valli biellesi. Del castagno, tutto era utilizzato e valorizzato, dalla legna (da bruciare, per le costruzioni, per lavori vari di falegnameria), alle foglie secche (strame nelle stalle), ai ricci (da bruciare) fino ovviamente ai frutti, essicati per poter durare tutto l'inverno.
Oggi i boschi di castagni sono sempre più abbandonati, le piante trascurate rendono sempre meno, ricci e foglie marciscono per terra.
Ma qualcosa si sta muovendo anche in questo campo, per cercare di recuperare quella che era una importante risorsa economica e che rappresenta un aspetto non trascurabile delle tradizioni locali. Nel biellese, si segnalano l'iniziativa dell'Associazione Biellese del castagno "Ij maron ed l'arbo" (sostenuta dalla Provincia di Biella e dalla Comunità Montana Prealpi Biellesi) alla quale ha fatto seguito quella dell'Associazione Amici di Bagneri.
Il gruppo di volontariato che da 15 anni lavora per rivitalizzare il piccolo borgo montano di Bagneri (frazione del Comune di Muzzano, nell'Alta Valle Elvo), negli ultimi anni si è infatti impegnato per recuperare e valorizzare l'intera filiera di coltura e lavorazione del castagno, incontrando il sostegno della Provincia di Biella, della Comunità Montana Alta Valle Elvo e dell'Ecomuseo della Valle Elvo e Serra.
Non dimentichiamo che a Bagneri la cellula dell'Ecomuseo, dedicata al tema della civiltà montanara, fa perno sulla vecchia falegnameria di inizio novecento, unica bottega artigiana di Bagneri, creata per lavorare il legname per trarne materiale per costruzioni e serramenti, mobili e attrezzi di lavoro. Come detto, a Bagneri viene sviluppata tutta la filiera del castagno.
Cura
e valorizzazione dei castagni
Un progetto pluriennale, con il contributo finanziario dei
già citati Enti locali, ha consentito di iniziare un
censimento dei vecchi castagni e poi la potatura di quelli
più promettenti e meritevoli di essere valorizzati. Un primo
gruppo di alberi è stato potato nella primavera del 2007,
con la tecnica del tree-climbing (gli operatori lavorano arrampicandosi
sugli alberi sorretti da apposite imbragature simili a quelle
alpinistiche), e un secondo nei primi mesi del 2008. I volontari, da
parte loro, sono impegnati a tenere pulito il sottobosco per agevolare
la raccolta delle castagne.
Raccolta
delle castagne
Se
i castagni potati più di recente per ora non danno
castagne, quelli potati l’anno prima cominciano a dare i
primi frutti del lavoro di potatura, volto a rinvigorire le piante.
La raccolta, che caratterizza il mese di ottobre, avviene con l'intervento di diversi volontari, e con la partecipazione di gruppi che salgono a Bagneri per le loro attività, genitori di scout ecc. Un ruolo importante e' anche quello degli abitanti di Bagneri, aiutati dall'uso di un apposito apparecchio spallabile a motore che agevola il lavoro.
Essicatura
nella graa
Le castagne man mano raccolte vengono immesse nelle graa, i piccoli
appositi edifici che un tempo si trovavano presso quasi ogni cascina.
La tecnica di essicatura usata in Valle Elvo prevede infatti l'uso di
queste caratteristiche strutture a 2 piani separati da un graticcio di
rami intrecciati, da cui appunto il termine "graa". Sul graticcio
vengono stese le castagne, mentre al piano inferiore viene acceso un
piccolo fuoco che deve dare un po' di fumo e calore, con poca fiamma
bassissima. Il segreto era quello di portare avanti questa lenta
essicatura ininterrottamente per 30-40 giorni, secondo
l'umidità dell'annata, tenendo costantemente acceso il fuoco
Oggi questo impegno è sempre più difficile; gli
Amici di Bagneri hanno ripristinato 2 graa (una terza, non
più utilizzata, è visibile vicino alla vecchia
falegnameria), che vengono governate con il fondamentale aiuto di
alcuni tra gli ultimi abitanti di Bagneri.
Battitura
e preparazione delle "castagne bianche"
Una volta essicate (e siamo a dicembre, di solito attorno alla festa
dell'Immacolata), arriva il momento della "battitura", un momento
importante che richiede mani esperte e vede, da diversi anni, il
ritrovo a Bagneri di abitanti del luogo e volontari per una bella
giornata di lavoro e amicizia.
Le castagne essicate vengono introdotte, un po' per volta, in lunghi sacchetti di canapa (detti tasche), battuti ritmicamente su un ceppo rivestito di pelle, per smorzare i colpi, in modo che la buccia secca si distacchi. Si passa quindi a un lavoro di setacciatura, per separare le castagne dai resti di buccia e pelli, e di vaglio per rimuovere le impurità.
L'ultimo passaggio, da fare a mano prendendo le castagne una per una, serve per separare i frutti migliori da quelli di scarto, destinati al consumo animale. Per curiosità, si osservi che da 100 kg di castagne umide raccolte, dalla graa se ne estraggono circa la metà che diventano circa 30 kg dopo la battitura. La resa finale delle castagne bianche è infine tra i 15 e i 20 kg per ogni 100 di castagne raccolte, secondo l'umidità e la qualità del raccolto annuale.
Diffusione
e utilizzo delle castagne
Una parte del raccolto resta ovviamente ai bagneresi che si sono
impegnati in tutte le fasi della lavorazione, e un'altra parte viene
utilizzata dall'Associazione per offrire le specialità a
base di castagne durante qualche manifestazione tra quelle proposte a
Bagneri.
E' anche possibile trovare le castagne bianche di Bagneri presso il punto di promozione dei prodotti tipici aperto a Bagneri tutte le domeniche (nei locali allestiti a cura della Comunità Montana nella "casa della Madonna" al centro del borgo) e presso lo spaccio del Caseificio Cooperativo Valle Elvo a Occhieppo Superiore (del quale gli Amici di Bagneri sono tra i soci fondatori) che li inserisce nei cesti regalo proposti a Natale.
Nel maggio 2008, le castagne bianche di Bagneri sono state presentate alla Fabbrica della Ruota, tra i prodotti dell’Ecomuseo, nell’ambito della manifestazione “Sapori della primavera biellese”.
Le
castagne in tavola
Ma come usiamo poi queste castagne, che una volta essicate si
conservano tutto l'anno? Le ricette tradizionali sono numerose, dalla
classica minestra con castagne, riso e latte, alle castagne cotte con
il burro e magari accompagnate al lardo, ecc.
Alle ricette con le castagne ha dedicato un libro Mina Novello, "Grulle e Mactabi" edito da E20Progetti.
La
cultura del castagno e l'Ecomuseo
La cellula dell'Ecomuseo di Bagneri, visitabile tutte le domeniche
rivolgendosi ai volontari presenti sul posto, ruota attorno alla
vecchia falegnameria,
accanto alla quale si trova una
graa ben
conservata, addossata a una casa, utilizzata fino a pochi
anni fa. Una
seconda graa,
facilmente visitabile dalla caratteristica struttura in
pietra, si trova vicino alla casa di preghiera "Enrica Simone", sul
sentierino che sale alla Madonna del Piumin.
Gli Amici di Bagneri intendono inoltre predisporre, prossimamente, un locale apposito destinato a illustrare e documentare le varie fasi della lavorazione, raccogliendo i relativi attrezzi. Anche diverse classi delle scuole elementari e medie hanno già visitato Bagneri alla scoperta di aspetti ormai quasi dimenticati della vita dei nostri valligiani.
Le castagne bianche di Bagneri sono quindi il frutto di un lavoro che assicura la tutela del paesaggio e della natura, coinvolge la popolazione locale valorizzandone le competenze e abilità, senza trascurare il pur limitato ritorno economico dell'attività, tutto ciò nello spirito che caratterizza il lavoro dell’ Ecomuseo. E' inoltre una produzione interamente e rigorosamente tradizionale e manuale, come poche altre, praticamente unica nel biellese.
Per chi desiderasse partecipare a qualche momento della lavorazione, per viverla di persona con gli abitanti di Bagneri e i volontari, gli Amici di Bagneri propongono agli interessati di unirsi alla battitura delle castagne, la cui data sarà pubblicata sul sito internet www.bagneri.it (vedi la pagina del CALENDARIO richiamata sulla Home-page) . Per informazioni, ci si può rivolgere (ore serali) a Maurizio 01521574 o a Gilberto 015402690.
abitanti
di Bagneri e volontari alla fine della battitura (novembre 2006) |
un bel castagno alle Salvine sopra Bagneri |
VEDI ANCHE,
NEL FOTOALBUM 2008, LE FOTO DELLA BATTITURA E IL VIDEO DA YOUTUBE
|
sito web a cura dell'Associazione onlus Amici di Bagneri Enrica Simone (© 2003-2009)