vedi la pagina con le proposte per la preghiera a Bagneri
archivio delle pagine "2 parole con p. Giovanni" (2005):
17) Lettera ai capi estate 2005
18) Avvento capi estate 2005
19) Natale 2005

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logo 2 parole con p.G. DUE PAROLE CON PADRE GIOVANNI...  


Buon 2006!

Dopo le riflessioni per l'Avvento 2005, continua il colloquio con padre Giovanni, che ci propone ancora una riflessione natalizia che ci accompagna all'inizio del nuovo anno.


 

Novena del Santo Natale. 23 dicembre 2005


il Presepe a Bagneri 2005



O Emmanuel,
Rex et legifer noster,
expectatio gentium,
et Salvator earum:
veni ad salvandum nos,
Domine, Deus noster.

O Emmannuele,
nostro re e legislatore,
speranza e
salvezza dei popoli
vieni a salvarci,
o Signore nostro Dio.












Uomini di desiderio: il desiderio si fa carne!

"Regem venturum Dominum, venite adoremus!"

Ci siamo: Ecco, viene il Signore! Tutto il nostro desiderio di questi giorni si concentra in queste ore, ogni desiderio di gioia, pace, bellezza, speranza si riunisce nella grande invocazione: Vieni! E la risposta viene da un piccolo gioco che i padri della chiesa hanno inventato con le iniziali delle antifone di questi giorni lette da oggi all'indietro, quasi guardando la strada percorsa. Queste formano due parole: ERO CRAS! Ero cras! Sarò lì, domani. Il viaggio del desiderio che ci porta a cercare riconciliazione con noi stessi e il buon Dio è ormai alle spalle, davanti a noi la luce che promana da una grotta scavata nella roccia, nella quale siamo chiamati ad affacciarci e ad entrare in punta di piedi... Il mistero di un Dio che si fa carne è la storia di una salvezza promessa ed ora presente: davvero fedele è Dio! Da quando l'assurdo più estremo si è fatto carne nella grotta di Betlemme la fantasia dell'uomo non può fare altro che guardare la realtà che ha di fronte e piegarsi alla bellezza e alla fantasia di Dio che "per amore, solo per amore" entra nella storia che Lui stesso ha creato per accompagnarci lungo i sentieri della vita: Emmanuele, Dio con Noi. Ma è tutto? Egli assume una natura umana nell'identità dell'unica divina Persona, e pure non è tutto. Questo Emmanuele si incarna perché tutti gli uomini, quelli che lo hanno preceduto nel cammino della storia, come quelli che lo seguiranno, abbiano in Lui, "Dio con noi", il culmine della loro stessa vita. Il destino di ciascuno e dell'intera umanità viene elevato a lui, al suo mistero; a quel mistero che è l'itinerario di un Dio che si china sull'uomo, il quale, attraverso questo abbraccio di Dio, ritorna nella casa del Padre , nell'intimità stessa della Trinità.
il Presepe a Bagneri 2005 Mistero immenso che si compie da sempre e per sempre e che si compirà solo quando il tempo non sarà più e quando noi saremo svelatamente e definitivamente con Dio. Questo Dio con noi non è solo un commovente avvenimento: è la storia della nostra salvezza operata da Dio. Per questo il Signore entra nella nostra vita sovranamente: presenza sovrana, quella dell'Emmanuele, che supera tutte le altre e che dà a tutte significato e valore. Lo adoriamo neonato, questo Dio bambino e lo proclamiamo Re, perché la nostra vita non ha che un dominio, il suo. E' Lui che scandisce la nostra vita, che con la sua Provvidenza ci viene incontro, che ci fa partecipi di un mistero eterno di amore. La storia del suo venire è la storia della indefettibile fedeltà con la quale si ostina ad accendere nel cuore dell'uomo il DESIDERIO di un incontro. Lo desiderano anche quelli che non lo conoscono, lo aspettano anche quelli che dicono di non credere, di non volerlo amare. Lo confessano con disperata tristezza tante vite disperate... così le inquietudini degli uomini sono la manifestazione del desiderio che il Signore della vita mette nel cuore di tutti gli uomini come un fermento. Tutto nella nostra vita ha da essere salvato, tutto ha da essere sostenuto. Siamo dei poveretti, dei peccatori, fragili, deboli. Tutto ha da essere salvato nella nostra vita, tutto. E' bello avere camminato verso Betlemme insieme in questi giorni di meraviglia e di stupore prima con passi che si chiedevano il perché, poi con un desiderio che si andava e va diventando via via più intenso. "Vedi oh Signore, che bisogno di salvezza che ho, vedi come ho bisogno di essere salvato da te! La mia vita la salvi tu solo, tu che l'hai fatta, l'hai creata, l'hai redenta, l'hai circondata di un mistero che è la storia dei secoli. Tu solo la puoi salvare e la salvi!!! E il Bambino di Betlemme dice con forza :- Io sono il Signore tuo Dio, non avrai altro Dio fuori di me!- O Emmanuele, Dio con noi! E' ormai davanti a noi o Signore, il Natale del tuo Figlio ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria e si è degnato di abitare fra di noi!
Questa sera offriamo al nostro cuore l'immagine del presepe di questa chiesa. Siamo a Betlemme, di fronte a noi la grotta semplice e spoglia dove presto verrà. Ero, cras! L'antica alleanza che diventa nuova nel Figlio dell'Altissimo. Il fiume di grazia che scaturisce dal cuore di quel Figlio trafitto sulla croce giunge in basso fino al nostro quotidiano, ci prende dentro... Ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo, davvero Dio è carne della mia carne e sangue del mio sangue. Segno di questa speranza è la piccola luce che riceviamo da Betlemme dove arde sempre accesa nel luogo storico dove Dio si è fatto carne. La collochiamo nel presepe come un grande dono, segno che l'Amore di Dio risveglia la fiammella del desiderio nel profondo della nostra coscienza. "Desiderium desideravi!" Ho desiderato ardentemente... dice Gesù nell'ultima cena e noi siamo partecipi e testimoni di questa parola.
Buon Natale, di cuore!

Verrà,
Una sera
In cui nessuno più
L'attende,
Può darsi.
Chiamato per nome
Qualcuno trasalirà.
Al cuore senza memoria
Sia accordato un tempo
Perchè si ricordi.

Verrà,
Una sera
Simile a questa.
Può darsi.
A oriente, davanti a lui,
Il cielo si accenderà.
Al povero andate a dire
Che tutto si compirà
Secondo la promessa.

Verrà,
Una sera
In cui tira aria di sventura.
Può darsi.
Quella sera, sulle nostre paure,
L'amore prevarrà.
Gridate a tutti gli uomini
Che nulla è compromesso
Della loro speranza.

Verrà.
Una sera
Sarà l'ultima sera
Del mondo.
Dapprima in silenzio,
Poi esploderà l'inno.
Un canto di lode
Sarà la prima parola
In un'alba nuova.

(Sr. Marie-Pierre di Chambarand)

se vuoi, puoi contattare via e-mail padre Giovanni Gallo
(p. Giovanni, dell'Oratorio di San Filippo di Biella, assistente degli scout di Biella, segue in particolare modo le attivita' a Bagneri, dove solitamente celebra la S. Messa domenicale)

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