padre Giovanni e' Preposito della comunita' dell' Oratorio di San Filippo a Biella , AE dei Gruppi Scout di Biella e ora Assistente Regionale AGESCI
vedi la pagina con le proposte per la preghiera a Bagneri
archivio "2 parole...":
25) S. Pasqua 2006 
26) Lettera ai Capi - estate 2006
27) Lettera ai Capi - Gennaio 2007
28) Lettera ai Capi - Estate 2007
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logo 2 parole con p.G.DUE PAROLE CON PADRE GIOVANNI... ESTATE 2007  


Siamo nel mezzo dell'anno del Centenario Scout, alla vigilia dei campi estivi, durante i quali tutti gli scout e le guide (e con loro tutti gli ex-scout) sono invitati a rinnovare la loro Promessa Scout il giorno 1° agosto, Alba del Centenario.

La nuova   Lettera ai Capi  propone pensieri, riflessioni e stimoli per continuare con slancio la grande avventura dello scoutismo.

NdR: Padre Giovanni e' il nuovo Assistente Ecclesiastico Regionale del Piemonte, vedi la sua presentazione su La Traccia Agosto 2007


Lettera ai Capi - Luglio 2007 - LA RICETTA DELLA FELICITA'


tramonto



"Cerchiamo uomini per spedizioni all’avventura.
Modesto compenso. Freddo estremo.
Lunghi mesi di oscurità totale. Pericolo costante.
Ritorno a casa non assicurato.
Onori e riconoscimenti in caso di successo.”
(E. H. Shackelton, esploratore polare)



Ho rifatto tutti i calcoli: confermano l’opinione degli specialisti.
La nostra idea è irrealizzabile.
Non resta che una cosa da fare: realizzarla!”
(P. Latecoere, fondatore dell’Areopostale)



“Il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra”. (Mt 13,44-46)



1. Carissimi amici ,
sto preparando lo zaino per le route che ormai sono alle porte e, come sempre accade, sto valutando con cura quel che è essenziale da quel che è superfluo, anche se te ne accorgi dopo, quando riapri lo zaino e scopri che alcune cose che credevi indispensabili non le hai mai usate.Fare lo zaino richiede “un’attenzione, una previsione, un amore e un interesse” (sp. della strada) che coprono ben altre dimensioni. L’attenzione a discernere solo ciò che è necessario, solo ciò che serve e non può mancare, ciò che fa parte imprescindibile della propria vita. Una previsione e cioè un progetto fatto di tappe e orizzonti da raggiungere , fatto di sole e di pioggia, fatto di amicizia e solitudine, di servizio e di preghiera. Un amore e un interesse (I Care) per i fratelli e per il mondo intorno a noi. Così , piano piano, ci si scopre liberi! “E la felicità di una libertà così profonda e di una semplicità totale che ci fa sentire sempre a proprio agio, sempre felici di quello che c’è, sempre sensibili alle piccole cose….” (Sds) e alla voce di Dio.

2. Voglio condividere con voi alcune riflessioni, facendo lo zaino, preparandomi all’esperienza meravigliosa del mettermi per strada, certo solo della voce di Dio, della “compagnia” dei fratelli e della fatica del cammino. Questo è l’anno del centenario dello scoutismo mondiale e credo che il miglior modo per far festa sia “mettersi per strada”, incontrando gli uomini e le donne del nostro tempo e , col sorriso sulle labbra e il coraggio, voglia Dio, annunciare la gioia possibile. Ci vuole una certa libertà di spirito per fare il capo scout e questa libertà passa dal centro del proprio cuore perché “là dove è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore!”. Qual è l’orientamento della nostra vita, quali i capisaldi di ogni giorno, da quale schiavitù dobbiamo liberarci? Il nostro esodo personale che va dall’io a tutti i costi, al tu dell’altro, dal “voglio” al “desidero”, dalla “mia idea” al nostro “sogno”. “Lo sforzo, l’impegno di ricominciare e di rinnovare senza mai fermarsi, il coraggio di togliere e di tagliare ciò che impedisce il proprio cammino: ecco il ritmo vero di una vita che vuol essere giovane e non lasciarsi bloccare da nessun ostacolo, di una personalità che vuole crescere fino in fondo!”(Sds).

Oropa 10 giugno 2007
3. Cosa blocca e soffoca la vita dei nostri ragazzi, che impedisce di contemplare quella verità di sé stessi che è la fonte della vera gioia del vivere? I nostri campi, le nostre vacanze di branco, le nostre route imparino prima di tutto a rispondere a queste domande! Attraverso le tecniche e gli strumenti che il metodo ci offre, senza sconti, senza compromessi, liberi davvero da incrostazioni e abitudini, schiavitù generate dalla moda o dalla propria debolezza.
E tu amico mio, che sei chiamato ad essere Capo, non temere! Sai in partenza di non essere all’altezza, per questo non sei solo ma vivi in una staff, che è sostegno a quest’opera grande a cui avete messo mano. E c’è il buon Dio che accompagna i tuoi passi, anche se tu lo dimentichi in un angolo del campo o non trovi, la sera, quando tutto tace il tempo per una semplice preghiera insieme, fosse anche solo una decina del Rosario o un Padre Nostro di ringraziamento….
Qual è la chiamata che è risuonata nella tua vita il giorno che hai deciso, scelto di essere Capo? E la tua risposta è stata radicale, ha preso dentro tutto te stesso o solo una parte di te, dei tuoi sogni dei tuoi desideri? Amico mio, il Signore della Vita ama chi dona con gioia! Se trattieni qualcosa per te allora la gioia sarà minore, se offri tutto te stesso, senza pensare alla stanchezza, al “non me la sento…” allora, tranquillo, “la vostra gioia sarà perfetta” (Gv).
Così nello zaino l’essenziale, ciò che non può mancare è la voglia di mettersi in gioco, il coraggio di uscire, di abbandonare ripari e difese troppo spesso limitanti, rinunciare a quanto si ha già per ottenere ciò di cui si avverte il bisogno. E non è facile!
“C’è sempre qualche scusa…per continuare come si è, per non partire. Ma è paura, è vigliaccheria, è falsità, perché vero è invece il nostro estremo bisogno di cambiare, di crescere, di conoscere, di rispondere agli interrogativi più urgenti che battono dentro di noi.”(Sds)

fiore di primavera4. Nel preparare lo zaino ho sistemato davanti a me tutto quel che potrebbe servire, ho fatto una prima scelta ed una seconda, quel che è restato è ancora tanto. Sto cercando di arrivare all’essenziale, ciò che mi spinge ad uscire e, insieme a gavetta e sacco a pelo, intravedo la voglia di camminare con questi giovani che il Signore mi ha affiancato. Sai amico mio, fratello mio, abbiamo tra le mani una opportunità enorme, l’arma più potente che nessuno ha mai avuto, la possibilità di plasmare il cuore di questi ragazzi , con l’aiuto di Dio, e di aiutarli a crescere come uomini veri. Al di là e contro questa società virtuale, al di là e contro il “tutto e subito”, al di là e contro il piacere innanzi tutto. Un manipolo di uomini e di donne è impegnato in questa grande e splendida missione, ha un cuore grande forgiato dall’Amore di Dio, ha un metodo che è uno strumento prezioso, ma nello stesso tempo questo piccolo drappello è debole nelle scelte e , a volte, anche nei valori. Ma è giusto così: nulla puoi mettere nel cuore altrui che non sia prima nel tuo. Così siamo chiamati a vivere in prima persona le contraddizioni del nostro tempo e a dare ragione della speranza che è in noi! Siamo portatori di speranza, anche e soprattutto là dove speranza non c’è! Fratello Capo, sei consapevole di questa chiamata, di questa vocazione? Sei consapevole che quegli occhi di ragazzo sono puntati su di te per osservare fin nella tua anima se sei testimone credibile della gioia che annunci? Sei sinceramente convinto che il buon Dio ha bisogno di te e ti ha chiamato lungo questa strada per questa splendida opera?
Prima di partire per vacanze di branco, campi o route, ritagliati un momento per “fare lo zaino”, libera il tuo cuore e la tua vita, preparati alla “buona battaglia della fede”: confessati! E al campo insegna il cammino della preghiera alla tua staff, davvero, la sera, quando tutto tace. Non come una tra le tante attività, ma come l’essenziale della vita, la tua e la loro!
Presto, mi metterò in cammino, albe e tramonti accompagneranno i miei passi, sole e pioggia, gelo e caldo. Un prete in cammino lungo la Strada per accompagnare e incontrare, ma anche per crescere nel mio essere uomo e prete, per riscoprire nella brezza leggera o nel vento impetuoso la voce di quel Dio che ci abita dentro e che ci spinge lungo le vie del mondo per essere veramente liberi e per sentirsi realmente costruttori di sé stessi e di questo mondo.


Cento anni fa un generale inglese ha scommesso tutta la sua vita un giorno d’estate, su di un’isola, quando è stato conquistato dal volto di quei ragazzi, una promessa ci lega a lui e questa promessa inizia così: con l’aiuto di Dio…… Coraggio, lo zaino è pronto, è ora di chiudere la porta alle proprie spalle e di partire. “non senti il profumo del wild...”

Buona Strada! - p. Giovanni+



se vuoi, puoi contattare via e-mail padre Giovanni Gallo
(p. Giovanni, dell'Oratorio di San Filippo di Biella, assistente degli scout di Biella, segue in particolare modo le attivita' a Bagneri, dove solitamente celebra la S. Messa domenicale)

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