padre
Giovanni e' Preposito della comunita' dell'
Oratorio di San Filippo a Biella ,
AE dei Gruppi Scout di Biella e ora Assistente Regionale AGESCI |
vedi
la pagina con le proposte
per la preghiera a Bagneri |
archivio
"2 parole...": 27) Lettera ai Capi - Gennaio 2007 28) Lettera ai Capi - Estate 2007 29) Foresta che cresce - Lettera ai Capi per il Centenario 30) Avvento Natale 2007 |
immagini Amici di Bagneri / Scout Biella; logo di G.Garlanda |
DUE PAROLE CON PADRE
GIOVANNI...
Si avvicina il Santo Natale, padre Giovanni ci propone una riflessione per il tempo di Avvento, pubblicata anche su La Traccia.
Cliccando qui puoi scaricare l'intero numero della Traccia - Avvento 2007 in versione PDF (1,7 Mb), che presenta riflessioni per il tempo di Avvento insieme a stralci da lettera delle "partenze" dell'ultimo settembre.
NdR: Padre Giovanni e' il nuovo Assistente Ecclesiastico Regionale del Piemonte, vedi la sua presentazione su La Traccia Agosto 2007
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Il Signore viene!
È certo, non tarderà! E’
questo lieto
invito che risuona anche questa notte e accompagna
i nostri passi a Betlemme, all’incontro del Dio fatto
carne. Là con i Pastori , con i Magi, seguendo una
stella, in una Grotta, con schiere di Angeli, Figlio
della Vergine e di Giuseppe il Falegname
Quest’anno ci accompagna un verbo particolare:DESIDERARE.
Desiderare è fare venire alla luce ciò che dà senso alla vita stessa, quell’esigenza nascosta di qualcuno che quando lo incontri cambia il tuo cuore. “Toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne…”(Ez) Desiderare! Chi di noi non desidera qualcosa… forse un oggetto, forse un incontro, forse ancora una meta irraggiungibile. Desiderio come raggiungimento di una meta, come percorso, via per arrivare là dove il cuore si trova già. Proprio così, il vangelo ci ricorda che “là dove il tuo Tesoro sarà anche il tuo cuore!” Il desiderio di “essere”, è esigenza profondamente scritta nel nostro cuore: la vita difesa, la salute curata, l’incolumità garantita, il lavoro procurato, il riposo assicurato, lo studio previsto, la libertà di crescita sicura. Desiderare è sempre mettersi su quella terra di confine del vivere perché la vita non è mai del tutto difesa, né la salute garantita, né la libertà tutelata rispetto alle tentazioni di ogni giorno! Desiderare è essere posti sul crinale della propria storia intenti a “scrutare l’orizzonte come sentinella “Sentinella, quanto manca della notte!?” (Isaia). Quante volte il nostro desiderio di bellezza e di pace si sbriciola in un “formicolare di richieste”, spettacolo disordinato di esigenze gridate! Per quanti di noi “la roba” ha ucciso il desiderio! Ma noi siamo qui, per reimparare a desiderare, o meglio per ascoltare il cuore che ci dice che la nostra vita ha un senso nuovo e profondo, un senso sorgivo come l’acqua di una fonte, e che questo senso viene dalla meravigliosa storia di un Dio che viene a incontrare la sua creatura nel modo più impensato : si fa carne! “Ecco, viene il Re!” Il desiderio è speranza di raggiungere la meta, e la speranza diviene certezza nel mistero silenzioso e stupendo dell’Incarnazione. Dio, l’Altissimo Iddio, si “fa marginale”, viene e ci accompagna con quella allegria non superficiale o sentimentale, allegria propria di chi conosce la durezza del vivere e diventa familiare con la apparente pochezza del quotidiano. Lui, il Re! Dio si fa marginale per portare con sé ogni marginalità, per sanare i nostri cuori incapaci di desiderare “in grande” e per sanarli con la sola arma possibile, quella di un farsi amorevolmente vicino e con una libertà da “Signore” aiutarci a riprendere possesso della nostra vita e del nostro tempo. Desiderare come apertura al dono di Dio, desiderare ardentemente che Egli venga a dare senso alla nostra giornata terrena. Sperare contro ogni speranza che la sua venuta “porti al mondo la pace!”. Così, portare dentro l’Avvento, dentro ai giorni della meraviglia che da stasera viviamo, il desiderio di felicità non come un avere ma come un essere, assumere su di noi il cammino dei nostri giorni, le scelte, le decisioni , il dolore, la gioia e diventare così “uomini di grandi desideri”, capaci di andare incontro al Desiderato unico. Giorni quelli di Natale splendenti di desideri non sofisticati, insegnati a ciascuno di noi dal buon Dio e da Lui realizzati con mano prodigiosa e santa, con benedizioni “del cielo dall’alto, dell’abisso nel profondo, delle mammelle e del grembo, (…) benedizioni superiori alle benedizioni dei monti antichi, alle attrattive dei colli eterni”( Gn 49,25). Mostraci la tua gloria Signore! “Ecco, viene il Re!” E proprio Lui ci aiuterà a scoprire autentici desideri dentro di noi, togliendo il velo che ci impedisce di vedere, il giogo pesante delle nostre schiavitù. “Anche
senza riconoscerlo, sappi attenderlo,
con o senza parole,
nei lunghi silenzi, dove sembra che niente accada.
Là si dissolvono gli assillanti scoraggiamenti
Scaturiscono gli slanci creatori.
Niente si costruisce in te senza questa avventura! |
se vuoi contattare via
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padre
Giovanni Gallo
(p. Giovanni, dell'Oratorio di San Filippo di Biella,
assistente degli scout di Biella, segue in particolare modo le
attivita' a Bagneri, dove solitamente celebra la S. Messa domenicale)
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